Il Progetto Valsalus: il 26 giugno l’evento di confronto tra ricerca, innovazione e agricoltura

Il prossimo 26 giugno 2025, il progetto Valsalus torna protagonista con un importante evento divulgativo ospitato presso la sede di Formamentis a Pontecagnano Faiano (SA). Sarà un’occasione preziosa per condividere con il pubblico, le istituzioni e gli operatori del settore i risultati ottenuti, le prospettive future e il valore concreto della ricerca applicata al mondo agricolo.

Valsalus: dalla ricerca al campo, fino alla nutraceutica

Il progetto Valsalus nasce con l’obiettivo di valorizzare i sottoprodotti delle filiere orticole della Campania attraverso l’impiego di tecniche estrattive innovative per la formulazione di prodotti nutraceutici. Un’azione concreta che unisce sostenibilità, economia circolare e innovazione scientifica.

L’appuntamento inizierà con il saluto istituzionale del Dott. Mimmo Volpe, Sindaco di Bellizzi, per poi lasciare spazio all’introduzione del capofila del progetto, Ing. Carlo Lanaro della Società Agricola Naturissima S.r.l.
Seguiranno gli interventi tecnici a cura di:

  • Prof. Vincenzo De Feo – Università degli Studi di Salerno (DIFARMA – UNISA).
  • Prof. Vincenzo Candido – Responsabile Scientifico Valsalus, Università degli Studi della Basilicata (UNIBAS).

 

A concludere l’incontro saranno due figure di primo piano per il mondo agricolo e istituzionale:

  • Dott. Cristiano Fini, Presidente nazionale CIA – Agricoltori Italiani.
  • Dott. Nicola Caputo, Assessore all’Agricoltura della Regione Campania.

 

A moderare il confronto sarà la Dott.ssa Brigida Cuozzo, coordinatrice del progetto Valsalus, che accompagnerà relatori e pubblico in un dibattito costruttivo sul futuro dell’agricoltura sostenibile e dell’innovazione nel settore primario.

Un momento di confronto e visione

L’evento non sarà solo una vetrina dei risultati raggiunti, ma anche un momento di dialogo aperto tra mondo della ricerca, agricoltori, imprenditori e istituzioni. Un’occasione per mettere al centro la concretezza della scienza applicata alla terra e l’urgenza di modelli agricoli sostenibili e replicabili.